martedì 18 ottobre 2016

[Roma FF11] Captain Fantastic - la recensione

Secondo film da regista dell'attore Matt Ross, Captain Fantastic è una storia strana, quasi surreale, eppure incredibilmente vera nelle tematiche che affronta, quali il lutto, la famiglia, ma soprattutto la paternità, con i suoi errori e le sue difficoltà.

Ben vive con i suoi sei figli isolato dal mondo, in una sorta di "repubblica platoniana" immersa nella natura, nel rispetto dell'altro, nell'esercizio fisico regolare e nel cibo sano. I suoi figli, anche i più piccoli, imparano subito non solo nozioni che vanno dalla politica alla fisica, ma anche a vedere il mondo in modo trasparente, senza barriere, persino quando si tratta di spiegare a una bambina di sei anni cosa è il sesso.
Ma una tragedia li costringe a tornare nel mondo normale, intraprendendo un viaggio on the road all'interno della società americana, in mezzo a persone troppo grasse, ragazzini intontiti dai videogiochi, ma anche parenti che hanno a cuore Ben e i suoi figli.

Matt Ross riesce abilmente a mescolare uno stile brillante "alla Wes Anderson", sia nelle riprese che nei coloratissimi costumi, con tematiche profonde, riflessioni sulla paternità, incarnata dal personaggio di Ben: è il miglior padre del mondo o il peggiore?
Lui crede fermamente nei suoi ideali marxisti, crede fermamente di star facendo il meglio per i suoi figli, arroccandosi su posizioni estremiste e scontrandosi con la società e la "normalità", ma, e qui sta la genialità del film, questa non è demonizzata, non è necessariamente cattiva, è solo un altro punto di vista, con lati negativi e positivi da tenere in conto.
Ben è quindi un uomo che si trova a dover fare i conti con le sue scelte, che non riguardano esclusivamente se stesso, ma coinvolgono i suoi figli, la loro salute, il loro futuro. Un compromesso è necessario? E' corretto sacrificare il loro ruolo nella società per preservarli dai "veleni" che essa porta con sé?

Il viaggio, un vero e proprio on the road a bordo di un vecchio minibus di nome Steve, diventa anche simbolico della presa di coscienza di Ben riguardo al proprio ruolo di padre e a ciò che è realmente il meglio per i suoi figli.
Viggo Mortensen è bravissimo nel rendere appieno il tormento interiore di Ben, con una performance che è anche estremamente fisica, intensa e sofferta. Davvero molto bravi anche i sei ragazzini, e in generale il cast di contorno fa un ottimo lavoro.

Emozionante e divertente, Captain Fantastic è la vera sorpresa di questa edizione, con un Viggo Mortensen in una delle sue migliori interpretazioni. Un film che difficilmente si guarda rimanendo indifferenti, uno dei migliori dell'anno, a dimostrazione che dalla scena indipendente americana escono fuori veri e propri gioielli.

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