lunedì 27 giugno 2016

American Ultra - la recensione

Mike (Eisenberg) vive in una piccola cittadina con la sua ragazza Phoebe (Stewart), la sua vita procede nella normalità, tra un lavoro piatto e senza particolari responsabilità, e un abbondante uso di droghe. Tutto tranquillo fino a che non viene "attivato", scoprendo così di essere un agente segreto, super letale e super addestrato. Mike si ritrova all'improvviso nel bel mezzo di una operazione della CIA che ha come obbiettivo la sua eliminazione, a qualsiasi costo.

C'è qualcosa che non quadra in American Ultra, una indecisione di fondo su cosa deve essere. Il film all'inizio si presenta come una spy-comedy con qualche momento di romanticismo, questo è quello che avrebbe dovuto essere ma nel giro di mezz'ora il film perde completamente la via. Non sa se essere commedia o un thriller, perciò resta nel mezzo prendendosi troppo sul serio e perdendo completamente di vista l'intento iniziale. Colpa di una sceneggiatura confusa, firmata da Max Landis, che va veramente troppo veloce negli eventi, non ti dà il tempo di capire e conoscere i personaggi principali e getta nel mezzo senza un minimo di approfondimento i personaggi secondari.
Quello che però manca davvero al film - e che essendo spy-comedy avrebbe dovuto avere - è l'umorismo, un umorismo in stile RED o quello più grottesco alla Slevin, che avrebbe dato la giusta leggerezza e divertimento alla storia, e avrebbe potuto giustificare un finale da film action che diventa quasi splatter senza motivo.

Jesse Eisenberg e Kristen Stewart, che hanno già lavorato insieme in Adventurland e nel prossimo film di Woody Allen Cafè Society, hanno una buona chimica, sono molto credibili nei loro ruoli, ma i loro personaggi vengono risucchiati nella confusione della sceneggiatura.

Non è un film che annoia, l'idea di base di American Ultra non era nemmeno male, poteva venirne fuori un film divertente, "cazzeggione", e invece una sceneggiatura confusa e sbagliata, che vuole essere tutto senza essere niente, lo ha trasformato in un film abbastanza dimenticabile, Lo guardi, passi un'ora e mezza a "cervello leggero", e poi basta.

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