giovedì 30 agosto 2012

Festival di Venezia - Giorno 2

Ieri il primo red carpet del Festival ha visto sfilare divi di Hollywood, Kate Hudson, Liev Schreiber, Naomi Watts, grandi registi come Jonathan Demme e Michael Mann, e la solita fuffa da passerella. Oggi il Festival entra nel vivo, primi film in concorso e per le sezioni laterali.

Ad aprire il concorso ci ha pensato un film russo, 'Betrayal', del regista Kirill Sebrennikov. Un film che non ha un genere preciso, passa dal melò al thriller, al tragico, fino grottesco. Un "classico film dal Festival".

Presentato fuori concorso il film di Ariel Vromen, 'The Iceman'. La pellicola racconta la vera storia di Richard Kuklinski, un uomo comune, padre e marito affettuoso e allo stesso tempo spietato serial killer, si ipotizza che abbia ucciso più 250 persone fra gli anni '50 e gli anni '80.
Protagonista del film è Michael Shannon, che si sta specializzando in personaggi dalla mente borderline, e che, a quanto pare, anche in questo film dimostra di essere un ottimo attore. Di lui il regista ha detto: "è uno che se lo scegli lo sai: è un ragazzo allegro e spiritoso, ma quando arriva sul set ci porta l’oscurità. [...] è uno da due ciak al massimo". Nel cast anche Winona RyderRay Liotta e James Franco (assente a Venezia). Il cast e il regista sono stati accolti da applausi in conferenza stampa.

Nella sezione Orizzonti invece, è stato presentato il primo film italiano, 'Gli Equilibristi', di Ivano Di Matteo, con Valerio Mastandrea e Barbora Bobulova protagonisti. Film drammatico ma ironico sulla difficile situazione economica e sociale in cui vivono le famiglie italiane medie oggi.
Mastandrea è Giulio, l'equilibrista del titolo, una persona dalla vita regolare, fatta di routine familiare: moglie e due figli, un lavoro semplice al Comune di Roma. Poi un piccolo tradimento sul posto di lavoro mette tutto in crisi. Giulio è costretto a lasciare casa e famiglia e si ritrova nella difficile condizione di uomo separato, con la condanna dell''incertezza economica che lo porta fino alla povertà e ad eclissarsi dalla famiglia per non essere un peso.
"Oltre che un film sui nuovi poveri è anche sulla dignità di persone che nascondono ai loro familiari la loro precaria condizione, convinti di potercela fare comunque", ha detto il regista, che poi ha spiegato perché ha scelto Valerio Mastandrea come protagonista: "con quella sua faccia un po' da clown, capace di sorridere nel dramma, perché dietro i suoi modi spesso brillanti c'è una parte di sé drammatica". E Mastandrea offre un'ottima prova, confermandosi uno dei migliori attori italiani in circolazione.

Infine, alle Giornate degli Autori è stato presentato il 'Pinocchio' di Enzo D’Alò (La Gabbianella e il Gatto), film d'animazione musicato da Lucio Dalla.


Frra

0 commenti:

Posta un commento